LEICA ANALOGICHE

QUESTO ARTICOLO E’ STATO SCRITTO PER RACCONTARVI LA STORIA DI LEICA E SE VI STATE AVVICINANDO A QUESTE FANTASTICHE MACCHINE FOTOGRAFICHE ,AL TERMINE DI QUESTO ARTICOLO AVRETE LA POSSIBILITA’ DI ACQUISTARLE ALL’ASTA O VENDERE LE VOSTRE

1914: LA PRIMISSIMA LEICA

Oskar Barnack inventa la Ur-Leica

Il primissimo prototipo funzionante delle fotocamere per pellicola cinematografica 35mm nel marzo 1914 da Oskar Barnack. Viene ricordata nella storia come Ur-Leica. La fotocamera impiega un corpo completamente metallico, un obiettivo rientrante e un otturatore basato su tendine che però non si sovrapponevano. Un tappo a vite , che ruotava durante l’avanzamento della pellicola. Per la prima volta, il trasporto della pellicola e la tecnologia dell’otturatore venivano combinate in una fotocamera, eliminando così le doppie esposizioni indesiderate.

1925: UNA SERIE DI GRANDE SUCCESSO

La Leica I viene presentata al pubblico

Col nome Leica (Leitz Camera), la fotocamera, inventata e perfezionata da Oskar Barnack, viene posta in produzione di serie e presentata al pubblico per la prima volta nel marzo 1925 alla Fiera di Primavera di Lipsia. La Leica I è equipaggiata con un obiettivo fisso rientrante, il Leitz Anastigmat 1:3.5/50 mm, sviluppato da Max Berek. Poco dopo, l’obiettivo viene attribuito il nome Elmax (Ernst Leitz, Max Berek).

1932: MISURAZIONE PIÙ ACCURATA

La Leica II con telemetro integrato

Grazie al telemetro integrato, accoppiato agli obiettivi intercambiabili, Oskar Barnack compie un passo decisivo nell’evoluzione della Leica, ora dotata di attacco a vite. Questo sistema – con montatura a vite e telemetro incorporato – resta un componente essenziale di tutte le fotocamere Leica fino al 1957. All’epoca, il sistema Leica comprende sette obiettivi intercambiabili progettati da Max Berek.

1954: M COME PIETRA MILIARE

La Leica M3 è ancora oggi il simbolo del sistema M

Completamente riprogettata, la M3 è equipaggiata con un mirino/telemetro a cornice luminosa dotato di compensazione automatica della parallasse e di limitatori del campo di visione con impostazioni automatiche per le focali 50, 90 e 135mm. In più, dispone di innesto a baionetta per gli obiettivi intercambiabili e di ghiera dei tempi che dispone di blocco e non ruota. Un accessorio fornito include una ghiera dei tempi accoppiata all’esposimetro. Una ghiera di avanzamento rapido rende molto più agevole il trasporto della pellicola.

1968: LA RIVOLUZIONE DEL ’68

La Leicaflex SL fa sensazione in tutto il mondo

La Leicaflex SL è la prima fotocamera reflex al mondo dotata di misurazione selettiva, che può essere limitata con precisione e visualizzata nel mirino, per misurare l’esposizione attraverso il mirino – nei campi micro, macro o normale, oltre che alle grandi distanze.

1984: IL RITORNO DELL’ANNO

La Leica M6 riporta in vita il sistema a telemetro


Leica M3 (1954 – 1966)

  • Avanzamento del film a corsa singola o a corsa doppia
  • Ingrandimento RF più grande di qualsiasi fotocamera M – 0,93
  • Le lenti 35mm richiedono attacchi “RF” sugli obiettivi
  • Linee di cornice luminose per 50, 90 e 135 mm


Leica MP (1956 – 1957)

Leica MP (1956 - 1957)
  • Single-Stroke e Double-Stroke
  • Ingranaggi in acciaio anziché in ottone
  • Contatore frame esterno, come M2
  • Nessun autoscatto
  • Circa 500


Leica M2 (1958 – 1967)

Leica M2 (1958 - 1967)
  • Nuovo standard di ingrandimento del telemetro – 0,72
  • Alcune fotocamere successive hanno un autoscatto (chiamato “M2-S”)
  • Linee di cornice luminose per 35, 50 e 90 mm
  • Contatore frame esterno, reset manuale


Leica M1 (1959 – 1964)

Leica M1 (1959 - 1964)
  • Realizzato principalmente per scopi scientifici
  • Come la M2 sotto ogni punto di vista, ad eccezione della M1 ha un mirino con 35 e 50mm frame-lines e nessun telemetro


Leica MD (1964 – 1966)

Leica MD (1964 - 1966)
  • Realizzato principalmente per scopi scientifici, per sostituire la M1
  • Realizzato senza autoscatto, mirino o telemetro
  • A volte viene fornito con una piastra di base speciale per accettare strisce di indice da 4 mm per la registrazione dei dati sul negativo


Leica MDa (1966 – 1976)

Leica MDa (1966 - 1976)
  • Realizzato principalmente per scopi scientifici, per sostituire il MD
  • Realizzato senza autoscatto, mirino o telemetro
  • A volte viene fornito con una piastra di base speciale per accettare strisce di indice da 4 mm per la registrazione dei dati sul negativo


Leica M4 (1967 – 1975)

 Leica M4 (1967 - 1975)
  • Ingrandimento 0,72 (standard)
  • Linee di cornice luminose per 35, 50, 90 e 135 mm
  • Controtelaio interno e sistema di caricamento rapido ora i nuovi standard
  • La leva di avanzamento del film articolato e la leva di riavvolgimento inclinata rappresentano ora il nuovo standard


Leica M5 (1971 – 1975)

Leica M5 (1971 - 1975)
  • La prima fotocamera M con esposimetro “TTL” costruito con dimensioni del corpo e forma diverse
  • I primi modelli hanno due linguette su un lato, in seguito hanno un terzo capocorda aggiuntivo
  • Il braccio del misuratore di esposizione si sposta in posizione una volta montato l’obiettivo; alcuni obiettivi grandangolari e pieghevoli non possono essere utilizzati


Leica CL (1973 – 1976)

Leica CL (1973 - 1976)
  • Molto compatta; 2/3 della Leica M2
  • Progettato da Leica; prodotto da Minolta
  • Linee di cornice luminose per 40 mm, 50 mm e 90 mm
  • Due cinturini su un lato
  • Il braccio del misuratore di esposizione si sposta in posizione una volta montato l’obiettivo; alcuni obiettivi grandangolari e pieghevoli non possono essere utilizzati


Leica MD-2 (1977 – 1987)

Leica MD-2 (1977 - 1987)
  • Identico al MDa, tranne alcuni esempi sono stati fatti per prendere un rapido (o motore) avvolgitore


Leica M4-2 (1978 – 1980)

 Leica M4-2 (1978 - 1980)
  • Linee di cornice luminose per 28, 35, 50, 75, 90 e 135 mm. (28/90, 35/135, 50/75 ora il nuovo standard)
  • Principalmente in cromo nero. Prodotto in Canada; pochi in Germania.
  • Nessun autoscatto
  • Fatto per prendere un rapido (o motore) avvolgitore


Leica M4-P (1981 – 1987)

  • Simile all’M4-2, ma con il cercatore .72 (sei mirini con le linee del telaio)

Leica M6 (1984 – 1999)

Leica M6 (1984 - 1999)
  • Identico a M4-P – con queste eccezioni:
  • Prima fotocamera Leica M con un misuratore LED incorporato
  • Otturatore completamente meccanico, come con tutti i modelli M precedenti
  • Fotocamere di produzione tardiva offerte con ingrandimento 0,58, 0,72 e 0,85 (non comune)

Leica M6 TTL (1998 – 2002)

Leica M6 TTL (1998 - 2002)
  • Identico alla M6 – con solo queste eccezioni:
  • Manopola di scatto più grande, gira di fronte, con posizione “OFF”
  • Prodotto in ingrandimenti 0,58, 0,72 e 0,85; in ottone
  • Capacità di misurazione del flash “Through The Lens”
  • Piastra superiore 2mm

Leica M7 (2002 – Presente)

Leica M7 (2002
  • Identico alla M6-TTL – con queste eccezioni:
  • Modalità priorità apertura
  • Otturatore elettronico; solo 1/60 e 1/125 sono meccanici
  • Pulsante di scatto / blocco dell’elettronica sotto il pulsante di scatto
  • Compensazione dell’esposizione manuale
  • DX-code (su film canister) ASA reader (late models infrared)


Leica MP (2003 – presente)

leica 2003
  • Identico alla LEICA M2 – con solo queste eccezioni:
  • Realizzato con un cercatore “flare-free” migliorato
  • LED integrato; nessun autoscatto
  • Sistema di caricamento rapido, come con le recenti fotocamere a pellicola M
  • Contatore frame interno


Leica MA Typ 127
(2014 – oggi)

 Leica MA Typ 127

 

  • Identico alla LEICA M2 – con queste eccezioni:
  • Sistema di caricamento rapido, come con le recenti fotocamere a pellicola M
  • Nessun autoscatto
  • Contatore frame interno
  • Tutti gli esempi fatti per prendere un rapido (o motore) avvolgitore

ECCOCI QUI AL TERMINE DI QUESTO ARTICOLO ALCUNE INFOMAZIONI LE ABBIAMO TROVATE NEL SITO UFFICIALE LEICA

VOLEVAMO INOLTRE INFORMARVI COME DETTO ALL’INIZIO DEL ARTICOLO CHE POTETE SIA ACQUISTARE E VENDERE ALL’ASTA

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